I LIBRI SONO UN POSTO DOVE SI CAMMINA DENTRO

L’occasione di una formazione per il Circolo dei Narratori mi ha stimolato a immaginare un percorso narrativo fisico, da camminarci in mezzo, muoversi attraverso i libri. Ho iniziato il percorso dal libro che avevo scelto di portare, seguendo poi le associazioni che emergevano ho messo a terra la costellazione di libri che si è modellata nei miei pensieri.

Una modalità che mi ha entusiasmato nel prepararla, ancor più nel viverla insieme ad altri nella relazione viva che si crea attorno ai libri. L’occasione di costruire con essi una forma, un percorso, di camminarci in mezzo, di condividerli con persone che li prendono e li sfogliano, mi ha fatto concretizzare quanto dei libri sento e amo: il corpo, la fisicità, l’organismo che si crea avvicinando uno all’altro e saltando dall’uno all’altro, variando genere forma e stile, sempre trovando il ponte, la connessione.

Questo percorso è stato costruito attorno al sostantivo “parole” e al verbo “parlare”. Le parole e il parlare delle persone e dei libri, i diversi linguaggi per comunicare e raccontare storie. A questi fili guida si sono intrecciati i sogni, in particolare “Sognare forte” che tengo vicino al cuore come pensiero e come libro.

Abbiamo ruotato attorno al tema, alle connessioni, ai diversi generi del libro e all’oggetto libro stesso, che si propone diverso dall’uno all’altro e a volte viene realizzato in diverse edizioni e formati, diversi progetti narrativi.

Abbiamo inventato, usato i libri e ciò che c’è dentro per curvarli attorno alle storie che abbiamo raccontato. Ecco la casa delle memorie, ecco il sogno, ecco noi.

L’organismo narrativo è occasione di inserire i libri amati, come in un caleidoscopio, leggerne dei tratti, intrecciare parole, frasi, sogni e meraviglie. Lasciare tutto risuonare

I libri camminano, si spostano, con i nostri piedi e con le nostre mani. Poi tornano, si posano un poco sghembi, vivi e felici di essere nel mondo.

I libri sono un posto dove si cammina dentro

Grazie a Emilia Urso fotografa

il suo sguardo coglie il mondo, è casa per il mondo

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