Non è bella ma… Roberta Balestrucci Fancellu, Marianna Balducci

Specchio specchio delle mie brame, chi è la più bella del reame? E il più bello? ”

Sono rimasta folgorata dalla prima manciata di frasi, non potevo crederci. Trama e ordito. Se scrivi di donne, inevitabilmente gli uomini li devi posizionare da qualche parte nella storia, uguale il contrario. Dove e come viene posizionato l’altro sesso dice più della narrazione di quanto potranno mai dire i personaggi principali. Ti porta nella camera di regia, al centro dell’idea originaria che impronta ogni virgola del testo, configura il mondo, codifica il viaggio.

Sono rimasta così colpita che ho cercato subito on line presentazioni di Roberta su libro e collana. Dopo attento ascolto ho esclamato: – È la donna della mia vita!

Venti donne del passato e del presente, venti storie uniche e reali. Donne che per natura e stereotipi entravano a pieni voti nel pantheon delle scartate, quelle a cui mancava qualcosa o qualcosa avanzava, quelle venute male, imperfette, bruttarelle a vari gradi di interpretazione.

Donne che han saputo dare luce a se stesse con coraggio e determinazione, mettendo a progetto talenti e caratteristiche come moneta sonante del sogno. Donne che hanno trasformato presunti difetti in pregi e unicità andando ad arricchire il pantheon della bellezza con nuovi codici di riferimento, validi per tutti. Hanno trasformato il tempo, i modi e le mode, sono diventate icone.

E’ detto chiaramente nella prefazione e traspare in ogni storia: le donne ritratte a volte si sono illuminate da sole, – se mai è possibile – a volte altri sguardi, spesso di uomini, hanno visto in loro una bellezza unica e preziosa da portare alla luce del mondo, e le hanno aiutate.

In questo libro manca il solito giochetto di ribaltamento degli stereotipi, per questo motivo è adatto sia a uomini che a donne, maschi e femmine, ragazzi e ragazze, perché come la superficie di uno specchio accoglie chiunque gli si ponga davanti, chiede e rimanda: – Chi sei tu che mi guardi?

Lo sguardo che vedi nello specchio, è il tuo.

Il tema qui proposto è la bellezza, a tutto campo. Riguarda tutti a tutte le età.

Il progetto grafico è strepitoso. Marianna è super pop in queste immagini nette, quasi caricaturali. Icone tratteggiate decise a cui sfugge la grazia, nel senso che esce da tutti i pori, nonostante il tratto metta al centro i “difetti”. I ritratti bucano, con asciuttezza e precisione che si imprime a graffio raccontando, non li scordi più, come fossero lettere d’alfabeto con cui creare mille mondi possibili. Punti di partenza, impronte entro cui poggiare i piedi per darsi slancio.

Mi ha molto stupito anche il formato, è nuovissimo per un progetto con queste caratteristiche, d’altra parte è tutto nuovo dentro qua. Desiderando fortemente che questo libro raggiunga tantissimi adolescenti, l’ho immaginato nelle loro tasche o cartelle, zaini, borse, un talismano e una guida da portare sempre appresso. A questo è funzionale il formato, piccolo e smart come lo smartphone che abbiamo bisogno di avere sempre appresso, l’agile nipote dei telefoni fissi in bachelite degli anni 50.

Di smart ha anche l’iperconnessione naturale. A ogni ritratto viene spontaneo aprire il telefono e cercarne immagini, film, video e storia. Un libro che naturalmente invita a collegarsi alla rete suggerendo percorsi inesauribili. Un modo diverso del libro gioco, ma come fai a non sentirti dentro a un gioco quando guardi la magnifica Iris Apfel, modella novantenne dal carisma mozzafiato che nella rete è posizionata al tasto Instagram, non teche Rai. – Stacci te nella teca se ti va!- pare dica ridendo nella bellissima immagine di Marianna.

Più complesso trovare parole per indicare quanto questo libro sia rivolto altrettanto opportunamente ai ragazzi. E’ molto chiaro nel modo in cui è scritto e illustrato che lo sguardo è inclusivo, che la bellezza riguarda tutti, è una caccia al tesoro e ognuno è invitato a cercare il suo seguendo la traccia delle caratteristiche che angosciano, o fanno paura, o paiono insormontabili. Forse è meno chiaro per chi guardando il libro da fuori ritenga di catalogarlo sotto la voce “ragazze”.

Il tema proposto è LA BELLEZZA, e questa, riguarda tutti. In questo momento storico investe con forza anche i maschi adolescenti nella loro ricerca di popolarità.

Mi aiuta a capirlo la conferenza “Nuove normalità e nuove dipendenze negli adolescenti” video del 27/02/2021 in cui Matteo Lancini, psicologo psicoterapeuta dice testualmente:

SOFT SKILL DI FORTNITE: invece di lavorare sull’aspetto della potenza e aumentare la forza, aumentano l’estetica. Molto in linea con quello che succede agli adolescenti odierni: il corpo non è più erotico e prestante ma è la bellezza, purtroppo, in questi canoni terribili che abbiamo creato ogni sera con la televisione, non solo con internet. Canoni di successo, di popolarità, di essere il più bello del reame, il tronista, il grande fratello, il migliore, il più bello, e via dicendo”.

E’ necessariamente circolare la rivoluzione di una possibile educazione alla bellezza. Lo specchio come oggetto, specchio educativo in cui trovare immagine di sé imparando ad abbracciarsi in toto, difetti compresi, dà la possibilità di una comprensione della bellezza che abbraccia così tante caratteristiche da poter tener dentro non solo il singolo, anche la comunità.

Chiunque educhi occhio e mente alla bellezza a partire da sé, sarà in grado nel mondo di vedere la bellezza in ogni singola persona e opera del creato, e rimandarla, attraverso lo sguardo. Siamo noi stessi che diventiamo specchi, siamo tutti specchi e bisognosi di specchiarci nello sguardo dell’altro.

Viviamo in un’epoca in cui lo specchio pare andato in frantumi, le immagini che ci ASSALGONO sono frammentate e distorte. Regalarsi la pazienza e la bellezza di ricomporre i pezzi, della nostra immagine per prima, ricompone uno specchio interno all’essere che nel mondo sarà poi in grado di rimandare all’altro il suo frammento di bellezza accolto nell’intero, non spezzato, vivisezionato, scardinato dall’insieme, grondante sangue.

Per questo motivo “Non è bella ma…” è una traccia rivoluzionaria entro il cui solco sono chiamati tutti, a sperimentare immagine di sé e dell’altro.

*

Non è bella ma… di Roberta Balestrucci e Marianna Balducci, collana “Speriamo che sia femmina” direttore artistico Davide Calì, HOP! editore

Nella stessa collana e di altrettanto interesse e compendio al progetto:

  • Storie di grandi uomini e delle grandi donne che li hanno resi tali (anni 10+)
  • Perfide (anni 10+)
  • Non è bella ma… (anni 12+)
  • Pazze. Tra genio e follia (in uscita settembre 2021)

Video presentazione libro di Roberta e Marianna

Roberta parla dei suoi libri e delle donne di cui ha scritto in video intervista con Biblioteca Serramanna

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