UN LUPO IN CHAT, LA GRANDE RIVINCITA, David Conati e Gianluca Passarelli

“Un lupo in chat” e “La grande rivincita” sono i primi due volumi della collana Comics Lisciani “Trame troppo toste” dalle caratteristiche inusuali e interessanti.

Al primo sguardo si riconoscono come storie costruite su temi attuali e importanti. Nel primo volume il rischio che bambini e ragazzi corrono nel web, nel secondo il bullismo. Narrati a misura di bambini e ragazzini a partire dagli 8 anni, il testo è scritto in stampato maiuscolo, in piccoli riquadri, accessibile e godibile anche per non lettori. I temi trattati sono già presenti nella vita dei bambini dai primi anni di scuola primaria.

Al secondo sguardo appare chiaro che la dinamica narrativa è rovesciata: l’autore ha costruito la storia presente a partire dalle trame delle storie passate, quelle che tutti conosciamo e che per decenni sono servite da guida alle nuove generazioni. Ora ancora lo sono, ma non possono essere presentate in quella forma a bambini della primaria e ragazzini delle prime medie, senza che ritengano di essere trattati da piccoli.

Per un insieme di fattori trovo che questa graphic novel non strizzi l’occhio agli adulti, al contrario che sia costruita per cogliere d’impatto i destinatari. Le immagini sono accattivanti, hanno una certa sovrabbondanza di forme e colori che tanto ricorda le immagini televisive e pubblicitarie in cui sono immersi bambini e ragazzini. Da adulta, per me preferirei delicatezza e stilizzazione di forme; immaginandomi nei panni dei miei figli capisco che questa scelta grafica arriva a loro con il ritmo, il colore e l’intensità a cui sono abituati, anche attraverso i videogiochi, quella a loro più familiare.

Anche è interessante che pur uscendo dalla stessa mano, le caratteristiche grafiche delle due storie sono diverse una dall’altra, c’è un tratto e colore comune che si diversifica nel muoversi all’interno di storie diverse.

Quando le ho date ai miei figli, 10 e 13 anni forti lettori, sono rimasta basita nel vederli leggere ogni storia nel giro di pochi minuti. Ma come, mi son chiesta, tutto qua? Li ho visti poi nel corso dei giorni allungare le mani, riprenderli, sfogliarli, osservare le figure con calma, più volte. Amplificare i momenti di lettura della stessa storia in giorni diversi. E’ il racconto per immagini che li attira, irresistibilmente.

Leggendoli a mia volta mi son resa conto che lo sguardo e il tempo che chiedono di lettura, vanno considerati a fronte di un prodotto nuovo, diverso dai format a cui sono abituata. Nuovo m’è parso il corpo libro. Una storia breve da leggersi una volta o due, viene in genere proposta in fascicoli da corpo e pagine sottili, copertina flessibile, adatta a infilarsi tra tanti altri fascicoli ed essere dimenticata, confezionata con materiali che potremmo definire “da battaglia”. Questi libri sono invece cartonati, con risguardi di tutto rispetto, materiali di qualità per un prodotto che possa durare nel tempo. Stanno in piedi da soli. Non si afflosciano non cadono non hanno bisogno di sostengo. Sono pronti in libreria uno in fila all’altro, come soldatini sull’attenti.

La storia si legge in poco tempo, il racconto è costruito con riquadri di testo brevissimi, molta azione e pochi dialoghi, come un film da leggere, laddove il film è nelle immagini che bucano e quasi ti cadono addosso.

Il fatto che la storia sia breve, scritta con brevissimi dialoghi, che il carattere usato sia lo stampato maiuscolo, la rende perfetta anche per non lettori. Che possano questi libri raggiungere tutti, a partire dagli 8 anni, compresa la grande fascia di non lettori, m’è parsa una grandissima risorsa.

C’è molto bisogno di aiutare bambini e ragazzi a conoscere il mondo che li circonda, a districarsi nelle difficoltà che si riconducono sempre agli stessi temi che nei tempi cambiano semplicemente vestito. La forma, la dinamica di base, rimane sempre la stessa. “Un lupo in chat”, riesce a FAR VEDERE con chiarezza ciò che a casa proviamo a spiegare ai nostri figli e che rimane sempre sul piano astratto delle parole. In questa narrazione vediamo tutto, con precisione. E in pochi minuti. Forte, e chiaro. Così per “La grande rivincita” che delinea le dinamiche del bullismo e le risorse per uscirne.

La storia si sviluppa su due trame, di cui la prima parte è il tema d’attualità, con i suoi linguaggi, segni di riconoscimento, ambienti. Nella seconda parte è narrata la storia classica da cui è tratto il racconto attuale, Cappuccetto Rosso per “Lupo in chat” e Il brutto anatroccolo per “La grande rivincita”.

Ecco quindi presentato in secondo tempo il tema classico che si rinarra e si ritrova continuamente nelle storie del mondo. Si può imparare a narrare storie nuove che hanno, nel nucleo, un ingranaggio narrativo che funziona perché forte, antico, qualcosa su cui possiamo fare affidamento ogni volta che scegliamo di raccontare una storia.

Lo scheletro di una storia che funziona è dato, lo si ritrova nelle fiabe e nei miti, nelle leggende più belle di sempre. Il lavoro scritto disegnato e teatrale di David Conati e Gianluca Passarelli è basato sulla possibilità di insegnare ai ragazzi come conoscere e riconoscere, maneggiare le ossa delle storie antiche, rigiocarle nel qui e ora, con tutti gli strumenti narrativi ad oggi a disposizione, siano essi parole, musica, canto, immagini.

Trovo davvero stupefacente che all’interno di un prodotto di così semplice e veloce lettura, siano poste come chiavi tante possibilità di comprensione, e di messa in gioco.

Un lupo in chat”, “La grande Rivincita”, David Conati, Gianluca Passarelli, Lisciani Comics

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Booktrailer della Graphic Novel UN LUPO IN CHAT , minuti 1,48

Booktrailer della Graphic Novel LA GRANDE RIVINCITA, MINUTI 1,10

Video intervista di Associazione Culturale Ebbridilibri su collana TRAME TROPPO TOSTE, con Davide Di Lodovico, David Conati e Gianluca Passarelli, 1 ora

2 pensieri riguardo “UN LUPO IN CHAT, LA GRANDE RIVINCITA, David Conati e Gianluca Passarelli

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