80 Miglia è un viaggio, un libro, un racconto che viaggia.
Ti svegli il mattino, ci entri, inizi a leggere, e per andare avanti devi tirar fuori dalle tasche un pezzo di binario, inchiodarlo a terra; poi un altro e un altro ancora. Fino a che ne hai messe insieme 80 miglia.
Parole che diventano binari, che diventano percorso, che diventa stazione, che diventa arrivo, che diventa partenza. Partenza per un nuovo viaggio, guidato da un nuovo sogno. Pare di essere i Re Magi che seguono la stella cometa. Con tutti i pastori le pecore i buoi i cani i giovani i vecchi e i bambini, i bauli e le pentole. E là avanti, sempre il sogno. La carovana dietro, sferraglia e sogna.
E Lui, il Sognatore, sogna per tutti. Sogna per coloro che non sanno come sognare, ma hanno binari nelle tasche, e bulloni dentro ai secchi, lì, in attesa di chissacché. Lui sogna per loro, e racconta il sogno in forma di storia, visione che guida. Immaginando crea, un orizzonte scintillante e fecondo.
Questi volano, nelle praterie, e lo sferragliare delle carabattole che si portano appresso è la colonna sonora del loro viaggiare, andare verso un mondo nuovo, meraviglioso, tutto da scoprire.
Così arrivano e mettono su case, fattorie, stalle, chiese, bar. Puntini che uniscono.
C’è un prezzo da pagare per tutto ciò. Chi ha lo sguardo a terra, a inchiodare assi, non sa cogliere la vastità degli effetti che ogni vibrazione nel terreno imprime. Risuonando, ogni colpo di martello piantato nella carne viva della terra, violata, rimbalza indietro con la violenza di un ruggito, che diventa forza esplosiva di dolore trasformato in rabbia e forza assassina.
Che ne sarà del Sognatore, che sognando crea, creando distrugge, che ne sarà…
Ancora non lo so, con queste ultime pagine di binari nelle tasche. So che arriveremo alla fine, del viaggio, del libro, e certamente Antonio ci avrà dato assi in avanzo in dotazione, ché, già che sei lì cosa vuoi fare? Non lo vuoi costruire un ponte per il prossimo libro?
E’ un’ istigazione alla lettura.
Ahò Antonio! Questi mi son usciti dal vostro incontro con la lista dei desideri: – e io voglio leggere questo e io voglio leggere quest’altro.
E noi si legge, si legge
A VIVAVOCE
*
“8o miglia”, Antonio Ferrara, Einaudi Ragazzi