I fumetti di Raina Telgemeier son sempre coinvolgenti, un codice perfetto per bambini e ragazzi d’oggi che vi si immergono con stupore e divertimento. In “Fantasmi” ci presenta un’atmosfera nuova, magica, eterna e sorprendente. Mi incanta. Seguo i miei figli da presso, ogni volta mi stupisco dei tanti libri che traducono per loro concetti e storie importanti, in modo semplice, prezioso e perfetto. Ogni giorno ho 12 anni. Alleluia!
In queste settimane pare che ogni libro ci capiti per casa parli di Morte, come in una costellazione. Questa, è dolcissima. Ci aiuta a guardare la morte nelle sue molteplici forme, ci accompagna alle soglie dei mondi, quella sottile lamina di niente che separa e unisce Vita-Morte-Vita. Il racconto che ne emerge è Magico. E’ mediato dalle storie: storie che intrigano, storie che conoscono e fanno conoscere, storie che avvicinano, storie che curano e si prendono cura. Storie che tessono. Meravigliose storie.
In questo racconto Raina ha voluto portar fuori da sé importanti avvenimenti della sua vita: l’aver vissuto con compassione e vicinanza, amore, la morte di una cugina. Una tredicenne ricca di positività e gioia vitale morta a 13 anni di cancro. Il suo vivere e morire è stato fonte di bellezza, e lo è ancora attraverso questo dolcissimo e ricco racconto. Che non finisce con la morte.
Vi è a quest’interno, sempre frutto dell’esperienza dell’autrice, il racconto e l’immaginario de il “Dìa de los Muertos”, o “Giorno dei morti”: un’antica e bellissima, coloratissima e gioiosa tradizione festeggiata in molte parti del Messico. Il loro modo unico e splendente di celebrare il giorno dei morti, avvolgendolo di suoni e colori, frutti e dolcetti, piatti tipici da offrire e condividere con gli spiriti degli antenati che son invitati a tornare in quella notte, è una tradizione che Amo oltre ogni dire. Quanta Bellezza!
A seguito del fenomeno “Frida” esploso negli anni passati, quei colori, quelle immagini e quei travestimenti, i colori, la presenza delle ossa della morte nelle giornate dei vivi, sono entrati chiassosamente e gioiosamente nel nostro codice immaginato.
Anche la proiezione del film Disney “Coco” ha contribuito a ciò, portandoci a partecipare del meraviglioso immaginario di quei luoghi, delle loro tradizioni e, infine, accompagnandoci a conoscere, quasi toccare, il passaggio tra i mondi: a vivere della magia dell’ incontro tra anime, disincarnate e non.
Vi invito a partecipare di tanta bellezza, del libro, del film “Coco”, della possibilità di toccare con mano e immergervi nella magia della vita-morte-vita, che è tutta Vita.
Trattandosi questa nota di “costellazione di libri” vi lascio link alla recensione de
“L’albero delle ossa”, che ho amato tantissimo e vi invito a seguire. Come vi segnalo il libro
“La casa che mi porta via”, che ha portato in casa nostra altrettanti racconti della vita della morte: la soglia, il cancello di passaggio, la Baba Yaga.
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Fantasmi, Raina Telgemeier, Ed. Il Castoro