Una per i Murphy è una tizia che ti piglia e non la lasci, ovunque essa sia, non la lasci.
Vorrei lasciarla ora, e non scriverne, ché, non posso scrivere di tutti i libri che leggo, me lo ripeto ogni giorno. Ma come fai a lasciarla senza passare parola, come fai.
Nel caleidoscopio di storie meravigliose che vado leggendo, tutte mi paiono uniche e indispensabili, ognuna va ad occupare un posto dentro me che non è occupato da altri. Nessuna si sovrappone o addossa all’altra, c’è come uno spazio infinito, che va solo allargandosi. Ogni volta si espande il confine, semplicemente e senza fine.
Si squaderna, si apre a fisarmonica, si allarga, si moltiplica, si compone a 4D. Si arricchisce.
E’ come comporre una mappa delle possibilità, delle storie, dei personaggi e delle emozioni: vite che non sono la tua diventano parte della tua perché le hai vissute da dentro, ascoltando ogni singola parola risuonare dal libro. Queste storie, questi echi, vite e personaggi, in qualche modo suoneranno familiari quando li incontrerai nel “reale”, saprai di che si tratta, li riconoscerai nelle viscere. Avrai più strumenti, più possibilità di capire ed entrare in relazione.
E’ denso questo racconto, importante, profondo, reale, quotidiano, extraordinario. Leggendolo da adulta ci trovo tutti i personaggi da indossare, tutte le voci da ascoltare. Sono stata tutte, ancora lo sono, ho confini che si allargano, ogni giorno.
Sono la figlia, l’adolescente, la ferita, l’arrabbiata, la disperata. Sono la madre, la buona, la cattiva, la saggia, la confusa. Sono quella che ancora cerca la sua strada. A differenza dell’adolescente so che le strade sono ottomilaquattordici e a ogni bivio se ne aprono quattro, non è finita mai. Mai.
Il tema è importantissimo e narrato in chiaro: L’Affido.
La Famiglia
La Famiglia distrutta
La Famiglia in affido
La Figlia
La Madre
La Buona
La Cattiva
La Vita
Madre e Figlia allo specchio
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La narrazione è limpida e struggente, non ho nemmeno parole per dirla. Vi soffio il consiglio di lettura come si può soffiare una piuma rimasta poggiata sulla mano, quando l’uccellino se n’è andato:
leggetelo
arricchitevi
Ascoltate suonare e risuonare echi di storie che fanno parte del reale,
vite che le incontrate nelle scuole, le sfiorate sui marciapiedi,
vite che guidate lo stesso carrello al supermercato.
Quanta struggente tenerezza, quanta verità, quanta bellezza in questa storia.
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Grazie a #uovonero editore, grazie anche per il font alta leggibilità
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“Una per i Murphy”, Linda Mullaly Hunt, uovonero editore, Sante Bandirali traduttore, premio Strega 2020